Data di pubblicazione: 31/10/2021
Questa domanda è molto comune tra gli appassionati, e il senso comune porta a rispondere positivamente, perché abbiamo tutti visto allevatori e contadini di un tempo dare il pane ai polli.
In verità però il pane oggi come oggi è molto diverso da quello che davano i nostri nonni ai loro animali.
È un pane bianco, raffinato, più povero dal punto di vista nutrizionale e più ricco in zuccheri. Vale la pena non esagerare quindi con la sua somministrazione.
Si può dare il pane ai polli circa una volta a settimana, offrendolo secco e sbriciolato all'interno di una dieta varia ed equilibrata. Non offrite mai pane ammuffito.
Durante l'inverno potete ammollarne una piccola parte in acqua calda, mescolarlo con altri alimenti e offrirlo come pastone.
ATTENZIONE! Si può dare il pane ai polli da bagnato solo in quantità tale che venga da essi finito in poco tempo.
Se dovesse permanere troppo tempo nella mangiatoia potrebbe divenire nocivo alla salute dei nostri animali, favorendo la produzione di feci molli o semiliquide.
Non esagerate mai nel dare il pane ai polli, comunque, perché porta col tempo ad accumuli di grasso negli animali che possono abbreviare loro la vita.
Non esageriamo nell'offrire pane ai polli, ma garantiamo loro una dieta varia.
Ancora più attenzione fate con gli anatidi (anatre ed oche): pare accertato che la quantità di zuccheri presenti nel pane favorisca la patologia nota come "ali d'angelo", una malformazione delle ultime articolazioni delle ali che porta le penne remiganti a piegarsi innaturalmente verso l'esterno, impedendo agli animali di volare normalmente.
Questa patologia è dovuta a un'alimentazione troppo ricca di proteine e zuccheri e troppo povera in vitamine e minerali.
Negli anatidi il pane può provocare la malformazione nota come "ali d'angelo". Cerchiamo quindi di dare il pane ai polli solo saltuariamente e integrato con verdure e granaglie, e i nostri animali ci ringrazieranno!