Data di pubblicazione: 28/08/2023
Il cavallo, nome scientifico Equus ferus caballus, è un mammifero di media o grossa taglia, la cui esistenza e relativa evoluzione è iniziata circa 55 milioni di anni fa.
Il suo allevamento da parte dell’uomo è stato più tardivo rispetto a quello di altri animali, tanto che è iniziato attorno al 5.000 AC in Asia, arrivando in Europa nel III millennio AC.
Sono tanti i motivi che hanno avvicinato l’uomo allevamento dei cavalli; questi animali, infatti, sono utili per scopi ricreativi, sportivi, lavorativi, bellici, agricoli, ludici, terapeutici, nonché nutritivi: i cavalli, infatti, vengono allevati in molte parti del mondo sia per la loro carne che per il loro latte.
Il cavallo è un mammifero dall’elevata specializzazione morfologica, che risulta funzionale all’ambiente in cui si è diffuso in origine, ovvero gli spazi aperti delle praterie asiatiche. Per muoversi con agilità in spazi così vasti, infatti, queste straordinarie bestie hanno sviluppato un efficacissimo apparato locomotore, mentre per adattarsi al cibo presente nel luogo hanno sviluppato un sistema digerente adatto all’alimentazione a base di erbe dure.
Il cavallo è un animale che gode di una vita piuttosto lunga, che si aggira tra i 25 e i 30 anni: la maturità dell’animale si raggiunge intorno ai 5 anni, ma già da 3 è possibile iniziare ad addomesticarli.
Si tratta di animali dallo sviluppo molto veloce, tanto che i puledri, dopo un periodo di gestazione di circa 11 mesi, iniziano in breve tempo a camminare e correre.
Nonostante varie caratteristiche comuni, esistono davvero tante razze di cavalli (oltre 300), che variano in base a due fattori:
Dato che l’uomo si occupa da secoli dell’addestramento di cavalli, non deve stupire che le razze esistenti siano state create per migliorare e rinforzare determinate caratteristiche.
Tra le varie razze più note figurano: l’Arabo, il Purosangue inglese, l‘Andaluso, le americane Quarter Horse, Appaloosa e Paint Horse, il Frisone, il Berbero, l’Akhal-Teke. Altre razze sportive europee sono il Selle français, l’Anglo-Arabo Francese, l’Hannover, l’Oldenburg, l’Hunter Irlandese, il KWPN.
Conoscere le razze è assolutamente necessario per studiarne al meglio le singolari esigenze e, quindi, capire come procedere al suo allevamento.
Ora che abbiamo capito quali sono, in linea di massima, le caratteristiche generali di questi animali, possiamo permetterci di passare alla parte pratica e capire come muovere i primi passi nel mondo dell’allevamento di cavalli.
Come dicevamo a inizio articolo, si tratta di una pratica molto esosa sia in termini di tempo che di denaro, quindi è corretto sapere che il margine d’errore è davvero minimo.
Per iniziare, quindi, è giusto tenere a mente 2 fattori importantissimi:
La prima cosa a cui si pensa quando si intraprende un percorso di allevamento di cavalli è solo una: trovare lo spazio necessario affinché gli animali abbiano la possibilità di muoversi secondo le loro esigenze e che permetta una corretta divisione degli esemplari (gli stalloni devono essere separati dalle cavalle).
La stalla è una parte fondamentale dell’allevamento: uno spazio coperto in cui il cavallo potrà trovare riparo e dove avranno luogo tutte le cure a lui dedicate. Quando si costruisce questo ambiente, è importante tenere a mente che l’animale deve avere a sua disposizione lo spazio necessario per sdraiarsi completamente e allungare le zampe.
Riguardo lo spazio è importantissimo trovare una zona fertile in cui poter piantare del fieno, parte integrante dell’alimentazione equina, evitando che invece si diffondano erbe tossiche e nocive.
La zona del pascolo e quella in cui il cavallo si muoverà libero devono essere appositamente recitante con protezioni di legno o elettrificate: l’importante è che siano abbastanza alte e che, comunque, non risultino dannose per le bestie.
Queste zone, inoltre, devono avere anche luoghi di riparo in cui gli animali potranno ripararsi dalle intemperie.
Trovare la razza di cavallo giusta è il secondo step: abbiamo visto che le razze di cavallo sono tante, quindi bisognerà effettuare la scelta in base alle proprie esigenze di produzione.
Ecco come fare:
Per evitare spiacevoli sorprese, informatevi sulle necessità alimentari del cavallo prima di comprarlo e continuate con la stessa dieta successivamente.
Il cavallo si nutre principalmente di foraggio (qui trovi un articolo sulle varie tecniche di fienagione), ma questo può essere integrato con fieno di buona qualità e alcune miscele (vedi l’erba medica, l’avena o il grano).